E’ ora online !
L’Istituto Giapponese di Cultura è lieto di annunciare la seconda edizione del
JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE 2022
il festival gratuito di cinema giapponese in streaming
ideato e organizzato da The Japan Foundation
14 – 27 febbraio 2022
online sulla piattaforma https://watch.jff.jpf.go.jp
clicca qui per vedere il PROGRAMMA
I film in streaming sono disponibili per 48 ore dal momento in cui fai clic su “Riproduci”. L’ultimo giorno, lo streaming terminerà alle 23:59 JPT (Japanese Time/Ora giapponese) indipendentemente dal tempo rimanente calcolato sulla base di altri fusi orari.
Tutti i film sono in V.O. con sottotitoli selezionabili in italiano, inglese e molte altre lingue
Un festival di cinema in streaming ideato, gestito e presentato contemporaneamente in 25 paesi del mondo da The Japan Foundation in collaborazione con le varie sedi estere, tra cui l’Istituto Giapponese di Cultura , felice di celebrare nel 2022 i suoi 60 anni di attività.
Dopo l’esordio in Asia nel novembre 2020 come Festival itinerante in streaming nelle sedi estere di The Japan Foundation – con tappa finale in Italia e parte dell’Europa a fine febbraio dello scorso anno – torna dal 14 al 27 febbraio 2022 la seconda edizione del JFF ONLINE 2022 per portare direttamente nelle vostre case un’ampia scelta di film che spaziano tra i generi e cercano di colmare quella distanza fisica dal Giappone innescata con la pandemia da Covid-19.
Una piattaforma interamente dedicata al Festival, 14 giorni di programmazione, 19 film con sottotitoli in italiano (e in molte altre lingue selezionabili a scelta), accessibili gratuitamente in streaming per 48 ore a partire dal primo click, video interviste, articoli, approfondimenti sul cinema giapponese in una selezione esclusiva pensata per offrire un viaggio virtuale in grado di risollevare lo spirito degli spettatori e far fronte a un momento ancora difficile per i cittadini di tutto il mondo. Ecco allora che il ‘viaggio’ in Giappone, ostacolato dall’attuale situazione sanitaria, si fa immaginario, e consente lo stesso di visitare luoghi, assaporare tradizioni, percepire natura e stagioni, addentrarsi nei cambiamenti sociali e nei tanti aspetti della cultura giapponese, in attesa che l’immaginato diventi tangibile e il sogno di un viaggio in Giappone realtà.
In programma film di formazione, fantascienza, animazione, jidaigeki (film storici), thriller, commedie, un nutrito numero di film drammatici e l’imperdibile sezione dei documentari, che quest’anno punta lo sguardo sul sumō (lo spettacolare sport nipponico incentrato su una lotta corpo a corpo che conserva una matrice shintoista e una ritualità senza uguali al mondo), e sul ramen, tipica zuppa a base di spaghetti di frumento che rappresenta forse il cibo più amato e consumato dai giapponesi di ieri e di oggi nell’intero arcipelago.
E per finire, fiore all’occhiello della seconda edizione del JFF ONLINE 2022 per quel riguarda i classici, RASHOMON (1950) di Kurosawa Akira, il film che ha svelato il cinema giapponese all’Occidente conquistando un meritatissimo Leone d’Oro alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 1951, e che continua a splendere da oltre 70 anni in cima all’Olimpo del cinema di tutti i tempi.
Tre le parole chiave per vivere appieno il JAPANESE FILM FESTIVAL 2022:
READ, WATCH, JOIN.
Sul sito https://jff.jpf.go/about , oltre alla sezione WATCH da cui si accede gratuitamente a tutti film in programma e alle interviste ai registi – sono disponibili le sezioni READ e JOIN.
La prima consente di leggere articoli e approfondimenti esclusivi sul cinema giapponese; la seconda invita a far parte della folta comunità di appassionati del cinema nipponico sparsi nel mondo e a rimanere connesso tutto l’anno con le attività di cinema proposte da The Japan Foundation.
Dal 14 febbraio, accendi il tuo dispositivo e mettiti comodo. Al resto ci pensiamo noi.
- REQUISITI TECNICI e FAQ consultabili sulla pagina https://jff.jpf.go.jp/watch/jffonline2022/italy/
- TEST VIDEO
E da non perdere…gli eventi speciali del JFF ONLINE 2022
CONVERSAZIONI con i registi
disponibili sulla piattaforma https://watch.jff.jpf.go.jp durante le date del festival (14-27 febbraio 2022), con sottotitoli in italiano.
SGUARDI ESPERTI. IL JFF ONLINE 2022 visto e commentato da…
Tra gli eventi speciali del Festival anche cinque dirette streaming per approfondire temi, generi e autori, organizzate dall’Istituto Giapponese in collaborazione con associazioni, blog, festival, siti di critica cinematografica e con quanti di voi vorranno condividere commenti e opinioni sui film in programma.
Prenotati gratuitamente su EventBrite, segna le date degli incontri a cui vuoi partecipare e segui le dirette live sulla piattaforma ZOOM.US.
Il cinema nasce come esperienza da condividere e quando la condivisione si avvale di anche del parere di esperti e appassionati del Giappone l’esperienza diventa unica e, ci auguriamo, indimenticabile.
Feature film
(サマーフィルムにのって, 2021) di MATSUMOTO Sōshi
“Giriamo un film insieme!” Una ragazza appassionata di film sui samurai e un giovane piuttosto enigmatico realizzano insieme un film che trascende tempo e spazio.
Hadashi, studentessa liceale, va pazza per i vecchi film sui samurai. Quando il Film Club della scuola respinge una sua sceneggiatura con i samurai per soggetto, decide di coinvolgere alcuni amici e di realizzare comunque il film per conto proprio. Convince un ragazzo riluttante a recitare come protagonista e inizia le riprese affrontando un problema dopo l’altro. Riusciranno a terminare il film? E se in più il giovane attore venisse dal futuro?
Un film di formazione pregevole e innovativo, che incorpora elementi di fantascienza e volge uno sguardo nuovo ai giovani interessati all’attività di filmmaker. Ricco di azione, romanticismo e suspense, il film trasuda passione per il mondo del cinema e troverà sicuramente apprezzamento tra i cinefili. Marika Ito, ex-membro di un famoso gruppo musicale e attiva anche come artista, interpreta la dinamica Hadashi, facendo risplendere del suo fascino tutto il film. Gustatevi l’emozionante scena finale!
(みをつくし料理帖, 2020, 131’) di KADOKAWA Haruki
Ai tempi in cui Tokyo si chiamava ancora Edo, una giovane e rinomata cuoca sogna di rivedere la sua migliore amica di infanzia. Una storia corroborante sull’amicizia e l’arte culinaria.
Dopo una catastrofica alluvione, la giovane Mio lascia la sua città natale, Osaka, per andare a lavorare in un ristorante di Edo. È dotata di un grande talento, ma la inquietano le differenze di gusto che riscontra nelle due città e si sforza di trovare una soluzione. Nel frattempo, scopre che la sua migliore amica di infanzia, Noe, è a Edo, ma il basso rango sociale cui appartiene non le consente di incontrarla con facilità.
Ambientato in Giappone circa 200 anni fa, questo piacevole film in costume ritrae con grazia il legame tra Mio, una giovane che ha puntato tutto sull’arte della cucina, e Noe, divenuta una cortigiana (geisha di alta classe) a Yoshiwara, il più grande quartiere di intrattenimento del Giappone. Il periodo Edo (durato circa 200 anni, a cavallo tra il 17° al 19° secolo) è stato un periodo di relativa pace e maturità culturale in Giappone, e le pietanze meticolosamente preparate nel film sembrano rappresentare lo spirito dell”iki” della cultura giapponese. Si dice che anche per un uomo di rango non fosse facile incontrare una cortigiana di alto livello.
(仮面病棟, 2020, 114’) di KIMURA Hisashi
Qual è il vero movente del rapinatore? Un thriller sorprendente che si svolge all’interno di un edificio ospedaliero.
Un medico di nome Hayami svolge il turno di mezzanotte in un ospedale in cui lavora per la prima volta. Improvvisamente, il rapinatore di un supermercato conduce dentro il nosocomio una donna alla quale ha sparato durante la fuga. Il malvivente si rintana nell’ospedale, aggirandosi all’interno dell’edificio. Hayami cerca di scoprire cosa vuole il rapinatore, ma c’è qualcosa di sospetto nell’ospedale stesso e anche il direttore sanitario e gli infermieri non sembrano affidabili, come se tutti agissero dietro una maschera. Di nascosto dal rapinatore, Hayami inizia a indagare sull’ospedale e scopre pazienti non registrati e una sala operatoria che non dovrebbe esistere. Le rivelazioni alla fine lo portano a una sorprendente verità.
Un film di mistero pieno di tensione, ambientato negli inquietanti meandri di un ospedale, dove si svolge un’agghiacciante battaglia psicologica culminante in una catena di sorprendenti colpi di scena. Il film è l’adattamento di un bestseller scritto da un vero medico e vede la partecipazione nei ruoli principali di due giovani attori giapponesi, Kentaro Sakaguchi e Mei Nagano.
(AWAKE, 2020, 114’) di YAMADA Atsuhiro
Un’emozionante film di formazione che descrive la fatidica sfida al gioco degli scacchi giapponesi tra un giocatore professionista e uno sviluppatore di software per shogi.
L’anno 2015 segna la prima volta che un software per shogi ha giocato contro un giocatore professionista. Riku, un giovane campione di scacchi giapponesi non è intimorito dal rischio di perdere contro il computer e ha accettato la sfida. Quello che non sa è che lo sviluppatore del software è Eiichi, suo ex-compagno di studi nell’istituto per ragazzi dove si formano i giocatori professionisti. Perché il giovane Eiichi ha rinunciato al sogno di diventare un giocatore esperto e si è appassionato allo sviluppo di un software per shogi?
Ispirato a una storia vera, questo emozionante film di formazione affronta, da un lato, il tema del gioco tra esseri umani e intelligenza artificiale, e dall’altro la decisiva sfida tra due grandi rivali, con tutti i trascorsi e le difficoltà per arrivare all’atteso appuntamento. La storia si dipana con la giusta dose di brivido ed eccitazione di un buon film sportivo. Ryo Yoshizawa, nel ruolo di Eiichi, è uno degli attori più popolari attivi oggi in Giappone, e al suo fianco, nel ruolo di Riku, recita Ryuya Wakaba, giovane attore di talento che aggiunge questa interpretazione alla sua lunga lista di apparizioni cinematografiche.
(あのこは貴族, 2021, 124’) di SODE Yukiko
La felicità assume aspetti diversi per donne di classi sociali diverse? Un film che si interroga sulla contemporaneità con lo sguardo di due donne di differente estrazione sociale.
Per Hanako, cresciuta in una benestante famiglia altolocata è doveroso sposare un uomo di pari rango sociale. Ora, poco più che ventenne, dopo diversi incontri organizzati con potenziali pretendenti, ha finalmente trovato il suo corteggiatore ideale. Sembrerebbe prospettarsi dunque un matrimonio felice, almeno fino a quando non scopre che il suo futuro partner ha un legame sentimentale con un’altra donna. Quella donna è Miki, proveniente da una famiglia ordinaria del Giappone rurale, che lavora duramente per sopravvivere a Tokyo. Le vite di Hanako e Miki – operose in ambienti sociali molto diversi – alla fine iniziano a incrociarsi.
Un film carico di umanità, che mette a fuoco la vita di alcune donne nel Giappone contemporaneo attraverso una vibrante rappresentazione delle differenze di classe, incarnate dalla protagonista – esponente dell’alta borghesia di Tokyo – e dalla sua rivale in amore, cresciuta nel Giappone rurale ed espressione di una classe a basso reddito. Notevole la recitazione di Mugi Kadowaki (Hanako), astro nascente del panorama cinematografico giapponese, e di Kiko Mizuhara (Miki), i cui successi internazionali stanno ottenendo crescente visibilità. Un film da non perdere, anche per la splendida fotografia che fornisce intensità alla storia.
(いとみち, 2021, 116’) di YOKOHAMA Satoko
Una timida ragazza di campagna decide di lavorare part-time in un “maid café” dove serve i clienti vestita da cameriera del passato. Un film di formazione unico e toccante.
Ito, studentessa delle superiori, vive con il padre e la nonna nella prefettura di Aomori, nel nord del Giappone, è molto introversa e ha pochi amici. Non tocca il suo shamisen – lo strumento musicale che in famiglia si tramanda di generazione in generazione – da quando lo ha ereditato dopo la morte della madre. Un giorno, d’impulso, inoltra domanda per un lavoro part-time in un “maid café” e viene subito assunta. I dipendenti più anziani hanno un carattere deciso e una spiccata individualità, prime tra tutti una madre single e un’aspirante mangaka. Mentre Ito ogni giorno è circondata da clienti abituali, strani ma affascinanti, gradualmente comincia ad aprirsi. Un giorno si presenta finalmente l’occasione per esibirsi con lo shamisen che aveva tenuto rinchiuso…
Una storia vivace e commovente, che oltre a seguire la crescita di una ragazza intenta a venir fuori dal proprio guscio, rimarca la preziosità dei legami familiari. La realtà dei “maid café” – espressione di un originale aspetto della cultura contemporanea di Tokyo – è giustapposta alla musica tradizionale dello shamisen di Aomori, offrendo una panoramica dell’unicità e dell’ampiezza della cultura giapponese.
(オズランド 笑顔の魔法教えます, 2018, 105’) di HATANO Takafumi
Che tipologia di dipendente può sfoderare quella magia in grado di far sorridere i clienti? La storia di una giovane impiegata assegnata a un parco divertimenti e le bizzarre cronache del suo percorso di crescita.
Kurumi ottiene un lavoro in un hotel di prima classe, ma viene poi assegnata a un parco divertimenti affiliato alla struttura nella prefettura di Kumamoto, nel remoto ovest rispetto a Tokyo. Kurumi viene accolta calorosamente sia dal capo-struttura, soprannominato “Il Mago” per le eccezionali capacità professionali, sia dai suoi nuovi eccentrici colleghi, ma le vengono assegnati solo lavori di basso profilo. Propone nuovi progetti ma nessuno la prende sul serio e comincia a trascorrere le giornate lamentandosi di voler tornare a Tokyo. In seguito scopre che la possibilità di rientrare nella capitale ma solo se riuscirà a meritare il titolo di “Eccellente Impiegato dell’Anno”, il che la motiva a…
È la storia della crescita umana e professionale di una donna che, grazie all’entusiasmo dei colleghi, inizia gradualmente a comprendere il senso del proprio lavoro. Con tocco umoristico e spensierato, il film trasmette la gioia di lavorare in un parco divertimenti, un luogo da sogno, e trascina il pubblico nella felicità vissuta dalla protagonista. Haru, nel ruolo di Kurumi, è una popolare attrice molto presente nei film degli ultimi anni, e il suo co-protagonista Hidetoshi Nishijima è tra i migliori attori giapponesi del momento, attivo in un’ampia varietà di generi.
(ReLIFE, 2017, 119′) di FURUSAWA Takeshi
Se potessi rivivere gli anni del liceo, come cambierebbe la tua vita? Una storia d’amore giovanile unica, per vivere un nuovo destino.
Arata, 27 anni, non ha lavoro né obiettivi e le sue giornate trascorrono in totale impasse. Quando viene reclutato nel progetto “ReLIFE”, che promette di fargli rivivere un anno di liceo, è molto sospettoso ma finisce poi col prendere la pillola ringiovanente e si tramuta in un diciassettenne. Inizia così la vita liceale, limitata a un solo anno. Nonostante i goffi tentativi di dare poco nell’occhio, si ritrova a fare amicizia, e infine innamorarsi, di una ragazza molto timida di nome Hishiro. Tuttavia, questa stagione piena di felicità trascorre in un lampo, e il tempo rimanente per Arata inizia a diminuire.
Questa giovane e toccante storia d’amore suggerisce che, forse, vivere la propria giovinezza al massimo può influenzare la direzione della propria vita. Il finale riserva una grande sorpresa. A recitare nel film un bel gruppo di giovani attori famosi, tra i quali Taishi Nakagawa, Yudai Chiba, Yuna Taira, Elaiza Ikeda e Mahiro Takasugi.
(湯を沸かすほどの熱い愛, 2016, 125’) di NAKANO Ryōta
Un film toccante e commovente sui legami tra una madre risoluta e profondamente amorevole e la sua famiglia
Dopo la scomparsa di suo marito, Futaba si prende una pausa dall’attività di famiglia nella gestione di un bagno pubblico per lavorare part-time e crescere sua figlia Azumi. Con la sua personalità forte e allegra, Futaba sostiene Azumi nell’affrontare i suoi problemi a scuola, ma le viene purtroppo diagnosticata una malattia che le lascia pochi mesi di vita. Nel tempo che le rimane, Futaba decide cosa deve fare e inizia a farlo accadere: ossia liberarsi di tutti i segreti di famiglia.
Una storia profondamente commovente sull’amore leale e appassionato di Futaba verso tutti coloro che la circondano e sul suo legame con le figlie e quanti le sono vicini. Nella storia trapela il sincero desiderio delle figlie di ereditare la forza della madre. Il finale inaspettato del film ispira gioia per la vita. Rie Miyazawa, una vera star in Giappone, offre una meravigliosa interpretazione dell’energica Futaba, e Hana Sugisaki, nel ruolo di Azumi, recita in modo così realistico che rende difficile trattenere le lacrime.
(のぼうの城, 2012, 144’) di INUDŌ Isshin e HIGUCHI Shinji
Nonostante l’assoluta inferiorità numerica di una truppa di 500 uomini contro 20.000, un comandante decide comunque di andare in guerra. Uno spettacolare scenario bellico, ambientato durante il periodo delle guerre civili giapponesi.
Circa 400 anni fa in Giappone, dopo continue battaglie intestine tra samurai, il potentissimo Hideyoshi Toyotomi è sul punto di unificare il paese. Ordina ai suoi uomini di attaccare un piccolo castello, l’ultima resistenza rimasta. La resa viene discussa nel castello, ma il giovane castellano, che sembra sempre in stato confusionale, sceglie di combattere. Il comandante del castello è un matto spericolato o un genio?
Uno scenario storico avvincente e un gruppo di prodi che si batte per la propria dignità di samurai, armati di saggezza, coraggio e amore per il proprio popolo. L’attore principale Mansai Nomura, affascinante nella sua performance comica, è in primis un interprete di kyogen, un genere di teatro tradizionale giapponese. La sua maestria nei movimenti e nella danza sono messi in risalto con grande effetto nel ruolo dell’eccentrico signore del castello. L’uscita del film in Giappone è stata salutata da un enorme successo, soprattutto per l’intensità delle scene di combattimento e la fine battaglia di arguzia, molto apprezzate dagli spettatori.
(ツナグ 2012, 129’) di HIRAKAWA Yūichirō
Se potessi incontrare un defunto ancora una volta, chi sceglieresti di rivedere? Un film spirituale e toccante.
Rimasto orfano, il liceale Ayumi va a vivere con la nonna, dotata per via ereditaria di uno speciale potere, detto “Tsunagu”, in grado di evocare i morti e riunirli, solo per una volta, ai vivi. Ayumi aiuta sua nonna come apprendista e interagisce con i visitatori che desiderano ricongiungersi con i loro defunti. Un giorno riceve una richiesta da una sua compagna di classe, devastata dalla perdita della sua migliore amica, scomparsa in una situazione piuttosto singolare.
Un film spirituale e vibrante di umanità, che descrive i conflitti interiori di quanti, per vari motivi, cercano un contatto con i defunti. Verità inaspettate rivelate una dopo l’altra e un finale con una svolta sorprendente. L’attore protagonista, Tori Matsuzaka, è tra i più apprezzati giovani interpreti attivi oggi in Giappone, e Kiki Kilin, nel ruolo della nonna, è stata una attrice di grande talento, scomparsa nel 2018 dopo aver recitato in moltissimi film diretti da registi di spicco.
(しあわせのパン, 2012, 114’) di MISHIMA Yukiko
Una caffetteria in mezzo a grandi spazi aperti serve un delizioso pane e del buon caffè a persone con il cuore addolorato. Un film denso di umanità che saprà sicuramente scaldare i cuori.
Hokkaido, isola più settentrionale del Giappone. Una giovane coppia ha aperto una nuova caffetteria in un luogo benedetto da una natura straordinaria, dove il marito cuoce il pane e la moglie prepara caffè e cibi stagionali. Le persone che visitano il posto portano tutte un fardello emotivo, come la giovane donna con il cuore spezzato, la ragazza sconvolta per il divorzio dei suoi genitori e i due coniugi anziani alle prese con i propri problemi. La coppia accoglie calorosamente tutti i clienti e tende loro una mano in silenzio.
Un film che trasuda umanità e gentilezza, ambientato sullo sfondo delle splendide, ma anche rigide, quattro stagioni di Hokkaido. Il film è impreziosito da una varietà di pani e piatti cucinati con ingredienti di stagione, in grado di sanare i cuori delle anime ferite. Ad interpretare la cordiale coppia sono gli attori Yo Oizumi, una star perfettamente a suo agio sia in ruoli comici che seri, e Tomoyo Harada, molto popolare sin dal suo debutto negli anni ’80, con il suo immutabile fascino.
(南極料理人, 2009, 125’) di OKITA Shūichi
Una classica commedia giapponese che racconta la vita quotidiana, affascinante ma anche dolce-amara, di una mini spedizione di soli uomini nell’Antartico, dove l’unica gioia è mangiare.
Con una temperatura intorno ai -54℃, e un ambiente inospitale anche per i pinguini, otto uomini convivono in una base di osservazione in Antartico, dove dovranno trattenersi per oltre un anno, lontani dalle loro famiglie. Il momento più piacevole per tutti sono i tre pasti che mangiano insieme. Nishimura, responsabile della cucina, riempie lo stomaco e il cuore dei suoi compagni di spedizione con tutti i tipi di piatti, compresa la cucina giapponese, francese e cinese. Tuttavia, per i membri più giovani le relazioni a distanza sono complicate da gestire e gli uomini già sposati sono preoccupati che le loro famiglie si snervino della situazione. Per tutti il desiderio di far ritorno in Giappone è un crescendo.
Un classico nella storia della commedia giapponese che, con un mix di pathos e umorismo, descrive la vita quotidiana di un gruppo molto singolare di uomini in missione nella regione polare. Adattamento di una storia basata sulle esperienze reali di un cuoco nell’Antartide. La gioia autentica palesata dagli uomini della spedizione di fronte ai pasti rivela un aspetto fondamentale dell’esistenza umana.
(ハッピーフライト, 2008, 130’) di YAGUCHI Shinobu
Un’emergenza sul volo Tokyo-Honolulu! Un film corale su personale di terra, assistenti di volo e piloti in azione.
Un volo internazionale Tokyo-Honolulu, Hawaii. Un neo-pilota si imbarca come assistente di un collega più anziano e una nuova assistente di volo si unisce all’equipaggio, capeggiato da un responsabile di cabina piuttosto severo. Gli assistenti di terra stanno impazzendo con le prenotazioni, lo staff della cabina di controllo è in allerta per il meteo e gli uccelli, mentre i meccanici danno anima e corpo per eseguire con velocità e precisione il loro lavoro. Con lo sforzo di tutti finalmente l’aereo decolla, ma molto presto arrivano nuovi problemi da risolvere.
Attraverso vicende correlate al lavoro di gestione di grandi voli commerciali per passeggeri, il film racconta una storia divertente che ruota intorno alla crescita professionale dei nuovi assunti dell’equipaggio, tra suspense e umorismo. Il film trasmette uno spiccato senso di realismo, grazie alla meticolosa ricerca sul lavoro del personale di volo e di terra e sulla loro abilità di risolvere i problemi. La partecipazione al film di un gruppo di attori famosi in Giappone, tra cui la popolarissima Haruka Ayase, lo rende un’opera di alto livello.
Anime
(イヴの時間, 2010, 106’) di YOSHIURA Yasuhiro
Gli androidi hanno un’anima? Un toccante film di animazione che riflette sulla natura delle emozioni attraverso le interazioni tra umani e androidi.
Il film è ambientato in un’epoca in cui gli umanoidi hanno impieghi pratici e molti nuclei familiari utilizzano androidi/robot per svolgere faccende domestiche. La maggior parte degli androidi viene trattata con molta freddezza. Anche il liceale Rikuo, a casa, tratta il suo androide femmina con toni aspri. Un giorno, mentre ne sorveglia le azioni, finisce in una caffetteria, dove vige la regola di non fare distinzioni tra umani e androidi. Rikuo non può fare a meno di chiedersi cosa sperano di ottenere i clienti frequentando il locale. Alla fine, attraverso le persone e i robot che incontra nella caffetteria, inizia a capire cosa potrebbe significare avere una vera anima.
Commovente anime costruito su una serie di episodi raccontati dai clienti del bar che lamentano il dolore per essere discriminati. Le ambientazioni sociali del film, come l’esistenza di un comitato etico che invita alla cautela contro la dipendenza dagli androidi e il problema dei vecchi robot gettati come spazzatura, forniscono dettagli realistici al mondo rappresentato.
(サカサマのパテマ, 2013, 99’) di YOSHIURA Yasuhiro
Una ragazza e un ragazzo che vivono in due mondi diversi, capovolti l’uno rispetto all’altro, cambiano il futuro. I personaggi “si alzano” sottoterra e “cadono” nel cielo in questo film di animazione davvero innovativo.
In seguito a un evento catastrofico, tutti gli edifici del mondo vengono risucchiati in cielo. Pochi anni dopo, Patema, un’esuberante ragazza che vive in un campo base, cade in una buca mentre esplora una zona pericolosa del posto. Patema “cade” dal sottosuolo della base verso l’alto e continua a cadere quasi a toccare il cielo. Viene salvata quando riesce ad aggrapparsi a un ragazzo di nome Age che è in superficie. I due ragazzi mossi da forze gravitazionali opposte, si sostengono l’un con l’altro a testa in giù e imparano a conoscere i reciproci mondi dell’era post-catastrofe. In tal modo, apprendono terribili verità nascoste con le quali iniziano a confrontarsi.
Mentre Patema ed Age viaggiano da e verso i reciproci mondi, per non cadere devono sostenersi a vicenda, essendo a testa in giù. Un originalissimo fantasy sci-fi che anestetizza la nostra percezione di alto/basso. Un’animazione toccante che descrive la bellezza dell’amore, dell’amicizia e del coraggio.
Documentari
(相撲道~サムライを継ぐ者たち, 2020, 104’) di SAKATA Eiji
Un film a tutto tondo sul sumo, lo sport nazionale giapponese. Un documentario con un raro accesso alla vita dietro le quinte dei più famosi lottatori di sumo.
Si dice che il sumo esista in Giappone da oltre mille anni e ancora oggi rappresenti un evento popolare a livello nazionale. I lottatori di sumo (detti rikishi) vantano corpi enormi e non solo competono in incontri fisici, ma sono anche coinvolti in rituali shintoisti. Questo film segue da vicino famosi lottatori, mostrando come vivono, si allenano e quali sono le loro emozioni quando salgono sul ring. Non c’è altro sport al mondo in cui due lottatori dal peso che sfiora i 200 chilogrammi si scontrano frontalmente senza alcun equipaggiamento protettivo. I lottatori di sumo sono sempre a rischio di lesioni, ma il dolore fisico, per quando intenso sia, non è mai usato come scusa nella stoica “via del sumo” e nella “via del samurai”. Una registrazione preziosissima delle vite di questi moderni samurai, visti da vicino e colti in momenti molto personali, capace di trasmettere in modo palpabile l’eccitazione dei tornei di sumo ripresi dal vivo.
(ラーメンより大切なもの, 2013, 90’) di INNAMI Takashi
Un documentario commovente sull’uomo che ha aperto un leggendario negozio di ramen a Tokyo.
A Ikebukuro, vicino al centro di Tokyo, c’era un negozio di ramen chiamato “Taishoken”, Ogni giorno si formavano lunghe file di persone in attesa di entrare e, in quattro ore, serviva ramen ad almeno 200 persone. Il numero di clienti abituali affascinati dal gusto di Taishoken era elevatissimo e persino altri proprietari di negozi di ramen si sono avvicendati nella cucina del ristorante per apprenderne i segreti. Questo documentario descrive la vita di Kazuo Yamagishi, il fondatore di Taishoken che ha avuto un’enorme influenza sull’industria giapponese del ramen. La passione di Yamagishi per la produzione di ramen è andata avanti ininterrotta per 40 anni. Ha accettato senza esitare molti apprendisti e ha insegnato loro generosamente le sue tecniche, mentre deliziava i suoi clienti. Ad alimentare la passione di Yamagishi era la moglie, morta prematuramente ancora giovane, e il film racconta sia la storia del suo amore per lei, sia la dedizione al suo squisito ramen. Il documentario, davvero commovente, testimonia l’atteggiamento intransigente di Yamagishi espresso al massimo grado.
Classici
(羅生門, 1950, 88’) di KUROSAWA Akira
Alcuni testimoni di un omicidio forniscono testimonianze completamente diverse. Uno dei film più celebri della storia giapponese che si interroga se può mai esistere la verità in questo mondo.
La storia si svolge in Giappone circa mille anni fa. In una località di montagna viene ritrovato il corpo di un samurai. Sua moglie, un abitante del villaggio, un bandito della zona e altri che hanno assistito alla morte dell’uomo, testimoniano tutti davanti agli ufficiali. Tuttavia, la versione di ognuno di loro è completamente diversa.
Realizzato nel 1950 da Akira Kurosawa, il regista giapponese più famoso al mondo. Vincitore del Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è divenuto un film importantissimo, che ha lanciato il cinema giapponese sulla scena mondiale. La bellezza della luce estiva riflessa attraverso gli alberi e le immagini in bianco e nero con forti contrasti sono state altamente apprezzate. Toshiro Mifune, nel ruolo del bandito, è diventato un attore chiave nei film di Kurosawa, consacrandolo a una celebrità internazionale. Non mancano aneddoti leggendari sulla realizzazione del film, come chi dice che fu mescolato inchiostro nero all’acqua per rendere l’effetto pioggia più intenso. Un capolavoro assoluto del cinema giapponese.