Mancano solo 3 mesi al JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE 2022 in programma a febbraio.
Per rivivere alcuni momenti memorabili del Festival, replichiamo 5 film della passata edizione, in occasione del pre-opening dal 15 al 21 novembre 2021.
E tenetevi pronti per la prossima!
JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE 2022
Torna il JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE 2022!
Dal 14 al 27 febbraio 2022 vi aspetta la seconda edizione della maratona no-stop dedicata al cinema giapponese, fruibile gratuitamente online per due settimane in 25 paesi del mondo, organizzata da The Japan Foundation con il coordinamento delle varie sedi estere, tra cui l’Italia.
Avviato lo scorso anno con una modalità online itinerante in 20 paesi di 5 continenti (da novembre 2020 a marzo 2021), il JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE ha presentato 30 film giapponesi di genere vario, raggiungendo oltre 210.000 spettatori disseminati nel mondo. Un successo senza precedenti, che ha permesso di portare il cinema giapponese – insieme a una serie di interviste ai registi – negli ambienti domestici di quanti erano costretti in casa o impossibilitati a frequentare i cinema a causa della pandemia da COVID-19.
La seconda edizione del JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE si terrà contemporaneamente in 25 paesi del mondo, tra cui Nepal e Bangladesh in Asia meridionale, e Argentina, Ecuador e Perù in Sud America, raggiungendo anche aree con scarse opportunità di accedere a film giapponesi.
In programma 20 film con sottotitoli in 15 lingue, tra cui l’italiano, visibili gratuitamente sulla piattaforma JFF+ gestita da The Japan Foundation (JF).
E mentre si lavora al programma e alla selezione dei nuovi film che vedremo in febbraio, siamo lieti di presentarvi un pre-opening che si svolgerà dal 15 al 21 novembre 2021, con 5 repliche di alcuni dei film più apprezzati nella passata edizione, ovvero “LITTLE NIGHTS, LITTLE LOVE”, “DANCE WITH ME”, “THE GREAT PASSAGE”, il cortometraggio in stop motion “GON, THE LITTLE FOX- e lo splendido documentario “TORA-SAN IN GOTO”.
Il calendario delle proiezioni e degli eventi speciali relativo al JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE 2022 (14-27 febbraio 2022) sarà pubblicato il prossimo gennaio sul sito web JFF+, dove troverete anche articoli, interviste, approfondimenti e tutti i film visibili con accesso gratuito.
PRE-OPENING
15-21 novembre 2021
Film fruibili nell’arco dell’intera settimana per 48h a partire dal primo clic sul film selezionato
Registratevi sul sito e buona visione!
JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE 2022
FILM IN PROGRAMMA
Scopri di più
LITTLE NIGHTS, LITTLE LOVE
(アイネクライネナハトムジーク / Eine Kleine Nachtmusik, 2019, 119’)
di IMAIZUMI Rikiya
Sato è un giovane impiegato di una società di sondaggi, incaricato di sottoporre un questionario ai passanti di fronte alla stazione di Sendai. Un giorno Saki accetta di sottoporsi al sondaggio e da quel fortuito incontro nasce un amore. Dieci anni dopo, in occasione del loro anniversario di fidanzamento, Sato le chiede di sposarlo.
Film romantico in cui si intersecano diverse love story alla ricerca della risposta all’amletica domanda: è il destino o il caso che fa incontrare due anime gemelle? La canzone Little Nights (giapp. Chisana yoru) – gli amanti del J-Pop riconosceranno voce e stile del popolare cantante Saito Kazuyoshi – fa da sottofondo ai vari incontri fortuiti (o predestinati?) tra le coppie e ai momenti più romantici del film, ma il titolo giapponeseEine Kleine Nachtmusik è un colto riferimento alla celeberrima “Piccola serenata notturna” di Mozart (Serenata in Sol maggiore K525), a sottolineare forse la gioiosa emozione del primo incontro amoroso o di un avvenimento lieto della vita.
IMAIZUMI Rikiya Nato nel 1981 nella Prefettura di Fukushima, ha debuttato alla regia nel 2010 con il film The Movie of Tama, un documentario su tre ex-componenti della band “Tama”. Nel 2013 riceve il premio come Miglior regista al Transylvania International Film Festival con il film I Catch a Terrible Cat, cui faranno seguito Sad Tea (2014), Their Distance (2016), Same Old, Same Old (2017), Our Blue Moment (2018), Little Nights, Little Love (2019) e i recentissimi Mellow e His del 2020, e Over the Town, In Those Days (2020) e Skeleton Flowers diretto nel 2021. Nel panorama del cinema contemporaneo Imaizumi si sta ritagliando un posto di tutto rilievo come autore di romantici film romantici corali, conditi con una buona dose di ironia e situazioni ambigue, ma anche all’interno della produzione dei cosiddetti coming-of-age film, un genere di storie basate sulla crescita e transizione morale-psicologica dei giovani protagonisti, dove dialoghi e monologhi interiori prevalgano sull’azione.
GON, THE LITTLE FOX
(劇場版 ごん / Gekijoban gon, 2015, 27’) animazione Stop-Motion
di YASHIRO Takeshi
Quando Gon, una piccola volpe orfana vivace e giocosa, incontra il giovane Hyoju che ha appena perso la madre, prova a confortarlo e a fare ammenda per i guai combinati in precedenza, portando segretamente ogni giorno un piccolo regalo al ragazzo. Ma Hyoju non capisce chi si nasconde dietro quegli anonimi regali e i due si dirigono verso un climax straziante.
Delizioso corto di animazione in Stop Motion diretto da Yashiro Takeshi, grande personalità in questo settore dell’animazione che richiede una pluralità di abilità tecniche e artistiche, tra cui grande immaginazione, attenzione ai particolari, straordinaria manualità per la realizzazione di personaggi e di effetti reali e, non ultima, una notevole perizia fotografica. Tratto da una tradizionale favola per bambini dal titolo Gongitsune scritta nel 1932 da Nimi Nankichi (1913-1943), è la storia di Gon, una piccola volpe rimasta orfana, dal carattere vivace e giocoso, che si aggira intorno a un villaggio rovinando i raccolti e combinando ogni sorta di guai ai danni di un giovane agricoltore, triste per la recente perdita della mamma e ignaro delle buone intenzioni della piccola volpe che cerca di conquistare la sua amicizia e di risollevarlo dal brutto momento che sta attraversando.
YASHIRO Takeshi Nato nella prefettura di Akita nel 1969, Yashiro Takeshi si è laureato alla Tokyo University of the Arts nel 1993 e lavora come regista presso la Taiyo Kikaku Co., Ltd., una società di produzione televisiva commerciale giapponese. Ha diretto numerosi spot pubblicitari e parallelamente ha approfondito in modo indipendente varie tecniche di animazione in stop-motion, perfezionandole nei suoi film commerciali e web fino al 2012, quando ha iniziato a realizzare corti animati in Stop-motion. Fin dall’uscita nel 2013 del suo primo corto Firewood, Kanta & Grandpa, Yashiro ha individuato nella poetica del viaggio il suo universo narrativo e creativo. Dei suoi lavori in Stop Motion cura non solo la regia, ma anche la parte creativa realizzando personalmente personaggi e set.
DANCE WITH ME
(ダンスウィズミー / Dance with me, 2019, 103’)
di YAGUCHI Shinobu
Shizuka lavora in una grande società commerciale di Tokyo e ha un’infatuazione per il suo capo. Durante un weekend accompagna la nipotina a una fiera di incantesimo e magia, dove spera che la bambina trovi ispirazione per l’imminente musical della scuola. Ma è Shizuka a cadere sotto ipnosi e ogni volta che sente una musica qualsiasi inizia a cantare e ballare senza controllo. Per rompere l’incantesimo parte alla caccia del mago impostore viaggiando per tutto il paese, ballando e cantando ovunque si trovi.
Yaguchi Shinobu, non nuovo alle commedie e ai film musicali (ad es. Swing Girls), porta in scena con molta ironia l’infatuazione di una brillante impiegata per il suo capo. Quanto più Shizuka vorrebbe apparire seria, professionale e affidabile, tanto più l’incantesimo impartitole da un mago impostore la costringe a ballare senza controllo, anche durante importanti riunioni di lavoro, creando una sequenza di situazioni imbarazzanti e ingiustificabili. Tornerà Shizuka ad essere l’impiegata modello destinata a una brillante carriera, o sceglierà di vivere a ritmo di musica e ballo?
YAGUCHI Shinobu Nato nel 1967 nella Prefettura di Kanagawa, è regista e sceneggiatore. La sua filmografia vanta un gran numero di commedie di successo, come Waterboys (2001) – che ha dato il via anche a una serie televisiva con ottimi ascolti e varie edizioni protrattesi per diversi anni dopo l’uscita del film – o Swing Girls (2004), premiato come Miglior Sceneggiatura allo Yokohama Film Festival 2005. Si tratta per lo più di film corali, in cui gruppi di persone perseguono ostinatamente un obiettivo, ma per raggiungerlo devono affrontare, una dietro l’altra, difficoltà e imprevisti, vincendo pregiudizi, antipatie e rivalità.
TORA-SAN IN GOTO
(五島のトラさん / Goto no Torasan, 2016, 114’)
di OURA Masaru
Girato a partire dal 1993 per oltre 22 anni, il documentario racconta la storia di una grande famiglia di produttori di noodles nell’arcipelago Goto, nella Prefettura di Nagasaki. Inuzuka Torao, conosciuto col nome di “Tora di Goto” gestisce un negozio di somen (spaghetti di grano tenero) nell’arcipelago di Goto.
Ogni giorno i suoi sette figli si svegliano alle 5.00 del mattino, aiutano l’attività di famiglia per almeno un’ora, e poi vanno a scuola. Il documentario segue la crescita dei sette bambini nell’arco di ben 22 anni.
La meticolosa attenzione alla qualità e al processo produttivo dei somen – uno degli ingredienti base della cucina giapponese che, ricordiamolo, dal 2013 è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità – è oggetto dello splendido documentario diretto da Oura Masaru. Per oltre 22 anni il regista ha seguito e documentato l’attività artigianale del capo-famiglia Tora-san e dei suoi sette figli, tutti coinvolti – volenti o nolenti – nella produzione di somen (spaghetti di grano tenero). Torasan in Goto non è solo la testimonianza di una eccellenza gastronomica e di una attività artigianale che, come tante in Giappone, si tramandano di padre in figlio, ma è anche un ritratto sociale, un documento sui rapporti filiali, sulla struttura della famiglia tradizionalmente intesa e sul difficile compromesso tra aspettative dei genitori e legittima aspirazione dei figli nel Giappone rurale di oggi.
Un documentario dal sapore di un family-drama.
OURA Masaru Lavora nel team dei Direttori Esecutivi della Nagasaki TV.
THE GREAT PASSAGE
(舟を編む / Fune o amu, 2013, 133’)
di ISHII Yuya
Il film, che copre un arco temporale di 15 anni, racconta la passione di un ostinato editore determinato a redigere un nuovo dizionario. Majime, impiegato nel reparto vendite della casa editrice, si distingue tra i suoi coetanei per la serietà, ma ha anche una perspicace sensibilità linguistica, dote che gli permette di entrare nella Sezione Editoriale Dizionari, dove lavora alla stesura di“The Great Passage” un vocabolario di ben 240.000 parole.
Il nome del protagonista è Majime, termine che in giapponese significa “serio”.
E di persona seria e scrupolosa si tratta, essendo stato scelto dai responsabili dalla casa editrice in cui lavora per curare la nuova edizione di un dizionario di lingua giapponese, comprensivo dei moderni slang e rigoroso in quanto a etimologia dei lemmi. La maniacale passione per il lessico e l’abilità nel padroneggiare le parole si scontra tuttavia, all’atto pratico, con il comportamento goffo e insicuro nella vita quotidiana e soprattutto in quella sentimentale, dove le competenze linguistiche non sembrano venirgli in aiuto quando si tratta di esternare i propri sentimenti alla giovane Kaguya di cui si è innamorato.
ISHII YuyaClasse 1983, è regista sceneggiatore, produttore e attore. Debutta alla regia nel 2002 con il corto Love Japan, cui faranno seguito altri due corti, Cicadas Are Crying (2005) e Two Women of the Eighth Year (2005). Tra i lungometraggi di inizio carriera figurano Bare-assed Japan (2005), vincitore del Gran Prix al PIA Festival in Giappone, Rebel, Jiro’s Love (2006), Sawako Decides (2009), Mitsuko Delivers (2011) e molti altri. Nel 2013 la Japanese Academy Awards gli assegna il premio come Miglior regista per il film The Great Passage. Tra I film più recenti: The Tokyo Night Sky Is Always the Densest Shade of Blue (2017) e Uta Monogatari: Cinema Fighters Project (2018). Nel suo cinema frequenti sono i ritratti di personaggi dotati di grande onestà, dediti a passioni talvolta anche insolite, portate avanti con costanza, impegno e serietà.
In breve…
Japanese Film Festival Online 2022
Organizzazione: The Japan Foundation (JF)
Coordinamento: Sedi estere di JF e/o Ambasciate del Giappone nel mondo
Periodo: 14 – 27 febbraio 2022
Contenuto: 20 film giapponesi (TBC. I titoli saranno resi noti in gennaio)
Visione dei film: online sul sito JFF+ (gestito da JF) https://jff.jpf.go.jp/jffonline2022/
Accesso: gratuito, previa registrazione sul sito JFF+ (non accessibile dal Giappone)
Paesi ospitanti: Corea, Indonesia, Cambogia, Tailandia, Filippine, Vietnam, Malesia, Myanmar, India, Nepal, Bangladesh, Australia, Nuova Zelanda, America, Messico, Brasile, Argentina, Ecuador, Perù, Italia, Spagna, Germania, Ungheria, Egitto… (25 paesi)
Sottotitoli: inglese, coreano, indonesiano, cambogiano, tailandese, vietnamita, malese, birmano, spagnolo, portoghese, italiano, tedesco, ungherese, arabo
l calendario, numero dei film e la fruibilità dei titoli nei vari paesi è leggermente diversa e potrebbe subire cambiamenti.
PRE-EVENTO
Periodo: 15 – 21 novembre 2021
Contenuto: repliche 5 film della passata edizione del Festival
LITTLE NIGHTS, LITTLE LOVE (アイネクライネナハトムジーク, 2019) di Imaizumi Rikiya
GON, THE LITTLE FOX ( 劇場版 ごん -GON, THE LITTLE FOX-, 2019) di Yashiro Takeshi
DANCE WITH ME (ダンスウィズミー, 2019) di Yaguchi Shinobu
TORA-SAN IN GOTO (五島のトラさん, 2016 di Oura Masaru
THE GREAT PASSAGE (舟を編む, 2013) di Ishii Yuya
Accesso e visione dei film: gratuito, previa registrazione sul sito JAPANESE FILM FESTIVAL ONLINE 2022.
Film fruibili nell’arco dell’intera settimana per 48h a partire dal primo clic sul film selezionato.